Alcune malattie delle galline

Se sei un allevatore di avicoli o sei in procinto di diventarlo, ti servirà informarti sulle principali malattie che possono colpire le tue galline. Oggi faremo una breve carrellata appunto, tra quelle che vengono definite malattie frequenti, e vedremo come combatterle e laddove si riesce, prevenirle. La prima lista appartiene alle malattie di origine virale.

Malattia di New Castle

Famoso anche come pseudoparassita aviario o pseudopeste, presenta problemi gastrointestinali (feci verdi), nervosi (paralisi totale) e grossi problemi respiratori. È una patologia altamente contagiosa con esiti fatali ricorrenti per i polli. L’unico modo per combatterla è la prevenzione attraverso la vaccinazione. La vaccinazione va effettuata quando i pulcini hanno 4 o 5 giorni di vita.

Morbo di Marek

La linfomatosi neurale viene trasmessa sia da animale ad animale che attraverso l’uovo. I segni primari sono gastrointestinali (diarrea), ma soprattutto nervosi. Tra l’altro, i segni più comuni sono gli strani crampi agli arti e la paralisi che danneggia gradualmente diverse parti del corpo. Danneggia principalmente gli esemplari più giovani e il tasso di mortalità è piuttosto alto. L’unico rimedio è la vaccinazione precoce.

Vaiolo dei polli

Si parla solitamente di vaiolo se è confermato da ulcerazioni nel derma della testa (che possono portare anche alla cecità), difterite se si estendono anche al cavo orale. In estate, è più spesso trasmessa attraverso punture di insetti (o addirittura infezioni di altri individui). Per alleviare le ulcere si raccomanda la vaccinazione preventiva e la tintura di iodio. Ora vedremo alcune malattie di origine batterica.

Psittacosi 

Provoca febbre alta, polmonite, diarrea e perdita di peso immediata. Si trasmette con le feci e le secrezioni nasali e lacrimali. È abbastanza contagioso e può influenzare anche gli esseri umani. Si parla di combattere l’infezione in modo efficace attraverso la gestione di antibiotici specifici a cui la clamidia è sensibile, in particolare: tetracicline, macrolidi.

Malattie da protozoi coccidiosi

I coccidi sono protozoi (organismi unicellulari) che si insediano nell’intestino dei polli, causando gravi malattie che, soprattutto negli animali giovani, possono portare alla morte. La patologia si diffonde con le feci, tuttavia, inoltre, condizioni non ottimali di pulizia e umidità contribuiscono alla riproduzione di questi organismi.

Possono esserci diversi segni, ma la loro chiara manifestazione non è sempre garantita. Ne abbiamo visto alcuni come piume arruffate, raggomitolati, perdita di peso, diarrea sanguinolenta e paralisi. Per combattere la coccidiosi ci sono vaccini e preparati speciali contro i coccidi. Ma anche tenere i soggetti infetti in un recinto separato durante tutta la durata del trattamento, prima di farli accomodare con gli adulti è un consiglio efficace.

Parassiti intestinali

Gli endoparassiti (vermi) sono un fastidio ricorrente nei galli e nei polli. I vermi si trasmettono con le feci o ingerendo piccoli invertebrati. Invadono il sistema gastrointestinale, causando blocchi, piaghe e perdita di peso e affaticamento complessivi. Il problema è in contrasto con i farmaci antielmintici. Quelle che seguono sono le infezioni da parassiti esterni.

Parassiti esterni

  • Acaro della scabbia. Viene inglobato in mezzo alle squame dei tarsi di galli e polli provocando croste, gonfiori, pruriti, fastidi alla deambulazione, compromettendo anche lo stato di salute generale. La procedura è rappresentata da spray o preparati di vaselina e zolfo da utilizzare sulle zampe fino a completa guarigione.
  • Acaro rosso. Di giorno striscia nelle fessure del pollaio o dei posatoi, di notte attacca galli, galline e pulcini, succhiandone il sangue. Provocano prurito, anemia e, nei casi peggiori, anche morte. Nonostante sia difficile da eliminare del tutto, il miglior rimedio è disinfettare l’intero pollaio con prodotti appositi.
  • Pidocchio di polline. Un parassita abbastanza comune che provoca molto prurito nei polli. Viene affrontato con spray speciali, introducendo tabacco o sambuco nel pollaio (che funge da repellente) e allestendo servizi igienici di sabbia all’esterno del pollaio.

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